In Svizzera l’auto rimane uno dei mezzi di trasporto più importanti. La metà delle economie domestiche possiede un’auto. Quasi un terzo ha addirittura più di un veicolo in garage. L’auto a combustione continua a essere la più diffusa. Nel Barometro dell’elettromobilità risulta che il nove per cento degli intervistati guida un’auto completamente elettrica. Il sette per cento possiede un’ibrida.
Chi, però, ha deciso di acquistare un’auto elettrica ne è felice. Ben il 93 per cento degli intervistati ha dichiarato nel Barometro dell’elettromobilità di essere soddisfatto della propria auto elettrica o ibrida. Due terzi di essi ne sono addirittura molto soddisfatti.
Soddisfazione dei proprietari di auto elettriche e ibride plug-in: *
Il clima o la riduzione di CO₂ sono ancora i motivi di gran lunga più importanti per l’acquisto di un’auto elettrica. Il 47 per cento degli intervistati di età superiore ai 18 anni ha dichiarato di voler acquistare un’auto elettrica in futuro. Rispetto ai sondaggi precedenti, tuttavia, questo valore è diminuito. Ciò significa che le considerazioni pratiche sull’uso quotidiano hanno importanza maggiore dei motivi ideali rispetto al passato. Per il 33 per cento un’auto elettrica ha il vantaggio di poter essere ricaricata a casa praticamente a costo zero e con l’elettricità di origine solare. Per un quarto degli intervistati l’aumento dell’autonomia è un motivo per procurarsi un’auto elettrica.
Risultati di un sondaggio del 2023: *
Una chiara maggioranza preferisce possedere un proprio veicolo (73 per cento). La condivisione dell’auto (car sharing) è un’opzione solo per l’undici per cento.
Chi cerca ulteriori informazioni sull’acquisto di un’auto elettrica può leggere il nostro articolo «Finanziare l’auto elettrica: acquisto, leasing o abbonamento?».
Secondo il 41 per cento delle persone intervistate, i costi ancora relativamente elevati sono un argomento contro l’acquisto di un’auto elettrica. Inoltre, le auto elettriche devono dimostrarsi idonee per l’uso quotidiano. Infatti, il 34 per cento ritiene che ci siano ancora poche stazioni di ricarica disponibili. Anche la ridotta autonomia e l’incertezza dell’utilizzo all’estero (ricarica, soccorso stradale) scoraggiano molte persone dall’acquisto di un’auto elettrica. Il 28 per cento ritiene che l’auto elettrica non sia abbastanza flessibile perché i viaggi devono essere pianificati in anticipo.
Molte persone intervistate si chiedono inoltre quanto sia sostenibile la produzione e, soprattutto, lo smaltimento delle batterie delle auto elettriche.
La continua carenza di energia elettrica e l’aumento dei costi dell’elettricità non sono argomenti sufficienti per demotivare l’acquisto di un’auto elettrica. Per quasi quattro quinti delle persone intervistate i crescenti prezzi dell’energia e dei carburanti non influiscono sul loro comportamento o sulle loro decisioni in materia di mobilità.
Risultati di un sondaggio del 2023: *
Una panoramica dei costi viene fornita in questo articolo: «Costi delle auto elettriche nel 2023: le risposte più importanti del TCS».
Il TCS ha testato 31 auto elettriche per verificare autonomia, consumo e tempo di ricarica. Tutti i dettagli sono disponibili qui: «Test dell’autonomia TCS».
La rete di ricarica per le auto elettriche è ben sviluppata in Svizzera. Sono disponibili circa 14’000 stazioni di ricarica pubbliche, tra cui oltre 2’000 stazioni di ricarica rapida.
Chi viaggia per la prima volta con l’auto elettrica deve prepararsi con app, siti web e sistemi di navigazione adeguati. In questo modo sarà possibile trovare velocemente la stazione di ricarica giusta durante il viaggio.
Con un po’ di preparazione, comunque, si può scoprire rapidamente dove ricaricare la propria auto elettrica. L’app TCS eCharge aiuta a pianificare il percorso, a pagare in loco e indica dove si trovano le stazioni.
Forniamo informazioni approfondite sugli argomenti «Ricarica in viaggio» e «Ricarica in autostrada» nei nostri articoli specifici.
È sorprendente che, se nel 2019 il 71 per cento riteneva che le stazioni di ricarica sulle strade pubbliche fossero troppo poche, nel 2023 la percentuale è ancora pari al 67 per cento. Qualcosa è indubbiamente stato fatto nel settore delle stazioni di ricarica.
Tuttavia, molte persone non hanno una stazione di ricarica domestica. La metà delle persone intervistate (45 per cento) non ha la possibilità di installare una stazione di ricarica a casa propria. C’è un grande desiderio di avere più opzioni di ricarica anche sul posto di lavoro o nei parcheggi coperti.
Comunque, il 53 per cento dispone di un parcheggio proprio, di un garage o di un posteggio con allacciamento per ricaricare la propria auto elettrica. Circa il 36 per cento ha addirittura installato una propria stazione di ricarica.
Solo il dodici per cento non ha alcun allacciamento per ricaricare l’auto elettrica nelle immediate vicinanze (a casa, in una stazione di ricarica pubblica o sul posto di lavoro).
Il sondaggio mostra anche che l’elettricità di origine solare diventa sempre più importante per l’auto elettrica. Ormai circa la metà delle persone intervistate può rifornire la propria auto elettrica con l’elettricità di origine solare prodotta in proprio.
Abbiamo riassunto ciò che è importante per la ricarica a casa nell’articolo «Ricaricare l’auto elettrica a casa: come inquilino e come proprietario».
Non avete ancora una wallbox adatta per l’auto elettrica a casa? Il TCS offre alcuni modelli: «Wallbox: trovare la stazione di ricarica domestica giusta»
La maggioranza ritiene che le autorità dovrebbero garantire sufficienti stazioni di ricarica nei luoghi pubblici con sovvenzioni. Viene inoltre auspicata una detrazione fiscale per i veicoli a basse emissioni. Tuttavia, queste richieste diminuiscono tendenzialmente rispetto all’anno scorso. Viene nettamente rifiutata una tassa sulla benzina con cui finanziare le stazioni di ricarica nelle case plurifamiliari.
* I risultati del Barometro dell’elettromobilità del TCS si basano su un sondaggio condotto su tutto il territorio svizzero su 1’004 abitanti di almeno diciotto anni di età. È stato condotto nell’autunno 2023 dall’istituto di ricerca GFS di Berna.